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Marzemino: identità lagarina, in 8 calici

Aggiornamento: 23 dic 2024

E’ il titolo di una degustazione organizzata assieme ad Euposia bwc, associazione di amici legati dalla passione del vino che fra le altre cose si occupa della valorizzazione del prodotto vino locale, in Vallagarina. In questa occasione l’obiettivo è stato mettere assieme un pool di aziende in grado di rappresentare in maniera distintiva le varie realtà di zona. Alcune realtà del Comune di Ala,  rappresentate in maniera egregia da la Cadalora, Albino Martinelli e Cantina Sociale di Ala, la zona di “Isera” con Tonini e la Cantina d'Isera, ed infine la zona dei Ziresi con Mattè e Maso Salengo, per finire in Alta Vallagarina, a Nomi, con la versione di Grigoletti


Marzemino, vitigno giunto presumibilmente nel 1500 in Trentino, che in questa zona ha trovato casa. Uva a bacca rossa che adoro chiamare “identitaria”: perché ha dato carattere a se stessa, ma nel contempo ha lasciato un solco indelebile sui terreni di questa valle.


La serata, accompagnata da alcuni produttori, ha consegnato ai presenti un marzemino in forma smagliante, punto fermo fra le schiere rossiste della Vallagarina. Perché in forma smagliante? E’ subito spiegato. Un coro unanime, fra appassionati e addetti al setore, ha elogiato la qualità dei vini, dimostrando che la varietà ha ancora molto da offrire. La degustazione ha espresso qualità media lodevole rispetto ad alcune versioni generiche prodotte nel passato, che hanno intaccato ingiustamente la nomea del vitigno. 


La scelta delle realtà vitivinicole, effettuata da chi scrive questo breve post, è avvenuta a seguito di alcune degustazioni effettuate fra il 2022-2023 utili per mettere a fuoco la situazione, per qualità dei prodotti, passione, lavoro, credo dei produttori nei confronti di questa cultivar. Un mix che ha tenuto conto anche delle matrici aziendali presenti in zona, realtà private e cantine sociali, al fine di ottenere un focus il più empirico possibile del momento attuale. 


Abbiamo degustato questi prodotti


Alcune brevi considerazioni post degustazione


A mio avviso vi sono alcuni punti che giocano a favore del marzemino in chiave moderna e futura, che possono rilanciare la varietà in maniera forte e sincera. 


1- IL VITIGNO CHE BENEFICIA DEL RIALZO DELLE TEMPERATURE (in vigna)

In passato il marzemino, anche in tempi recenti, ha sofferto sensibilmente di maturazioni stentate, sopratutto a causa dell’epoca di maturazione medio-tardiva, anche in relazione a condizioni climatiche più rigide. Oggi rispetto ad altri vitigni, né è esempio lampante l’annata 2022, raggiunge maturazioni ottimali riuscendo ad esprimersi al meglio delle potenzialità. Senza essere pesante, stucchevole, tutt’altro. 


2- IL VITIGNO CHE BENEFICIA DEL RIALZO DELLE TEMPERATURE (a tavola)

Complice l’anima delicata è compagno ideale della cucina moderna, quasi meglio dire dei giorni nostri. Non intendo generalizzare, ma converrete anche voi che le preparazioni del giorno d’oggi, sopratutto nelle case famigliari, si sono decisamente de-strutturate, come importanza calorica dei piatti. Causa sopratutto del riscaldamento climatico in atto che ha sovvertito le abitudini di tutti noi. Oggi quindi le versioni di marzemino proposte sposano perfettamente la cucina "moderna" (e non solo) con maggiore intesa. Balzo importante di fruizione anche in occasioni estive dove un tempo i bianchi erano padroni incontrastati delle tavole. Vedi punto successivo.


3- TITOLO ALCOLOMETRICO NON ECCESSIVO

Nelle otto versioni degustate siamo rimasti nel range 12,5% - 13,5%: componenti alcoliche contenute rispetto ad altre zone, denominazioni e vitigni. Questo, senza alcun dubbio, facilita la beva, il consumo, aiuta a finire la bottiglia: cosa non scontata al giorno d’oggi. 


4- ACIDITA’ BLANDA e TANNINI GARBATI

Abbiamo apprezzato la versatilità di questo vitigno, che si esprime in modo diverso a seconda del territorio e delle mani che lo lavorano. Ma anche per acidità e tannini non prorompenti, caratteristiche intrinseche, che permettono alle varie versioni di trovare equilibrio sin dalla messa in commercio. 


5- LE SOTTOZONE OFFRONO SPUNTI INTERESSANTI (Isera e Ziresi)

In Bassa Vallagarina e Alta Vallagarina, vi sono tante sfaccettature. Nelle sottozone riconosciute nella doc Trentino Marzemino invece, chiaro riferimento a Isera e Ziresi, si percepiscono diversità ben definite, che identificano in maniera lampante le due menzioni geografiche. Ad Isera le argille incontrano le vulcaniti, lave basaltiche che di norma conferiscono - nella maggior parte dei casi - slancio, mineralità e alimentano sentori floreali spiccati. A nord di Volano, nella zona dei Ziresi, le argille sono più ricche e incontrano terreni alluvionali portati dal fiume Adige: qui la struttura è maggiore, il frutto pieno e le versioni si prestano maggiormente all’affinamento in legno. 


Alcune immagini della serata -->


Chiudo con uno stralcio di un precedente post --> (per leggere il post integrale CLICCA QUI)


"A parer mio occorre sostenere con forza chi oggi sceglie o ha scelto - sociali e vignaioli, senza distinzioni - di mantenere ancorate le radici del vitigno marzemino alle terre trentine, lagarine in particolar modo. E con altrettanta forza chi tenta di ri-lanciare la varietà sotto nuova veste: simile o meno alle versioni più tradizionali piuttosto "semplici", ma anche chi sceglie produzioni stilisticamente "moderne” maggiormente complesse ed elaborate, ottenute da rese contenute, attenzione maniacale in vigna e cantina. Perché solo un mix di produzioni che si rispettano l'un l'altra senza attenersi scrupolosamente a vessilli del passato possono portare il marzemino a navigare rotte inesplorate, ottenendo maggiore attenzione, anche dalla critica, che spesso ha etichettato in maniera affrettata questo vitigno, ancor prima di porre il calice sulle labbra".


Michele Zomer




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