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Passione e territorio, la ricetta di Maculan

Nel cuore della provincia di Vicenza, fra la piana a nord del capoluogo di provincia, la fascia pedemontana e le sinuose colline circostanti sorge il comune di Breganze, cuore pulsante della denominazione di origine controllata di riferimento.

La denominazione Breganze Doc è delimitata ad est da parte del comune di Bassano mentre ad ovest dal comune di Thiene. Comprende i comuni di Breganze, Frara Vicentino, Molvena e parte di altri dieci comuni della provincia di Vicenza. Il disciplinare istituito nel 1969, che ha il primato di essere la prima denominazione del vicentino, regola la coltivazione e produzione di vini fermi da vitigni internazionali quali cabernet, merlot, chardonnay, pinot nero e altri, affiancati da autoctoni del territorio come marzemino e vespaiola, quest’ultima regina di Breganze, protagonista del Torcolato, passito fiore all’occhiello della denominazione.


All’interno di questo territorio vocato alla viticoltura sorge una azienda che ancora le proprie radici nel centro storico di Breganze: Maculan.


Una tradizione, quella della famiglia vicentina, iniziata nel lontano 1947, che cambia passo con la guida di Fausto Maculan capace di portare all’interno dell’azienda innovazione e lungimiranti accorgimenti agronomici. La regia di Fausto può contare oggi sulla grande mole di entusiasmo e professionalità delle due figlie, Angela e Maria Vittoria, la prima impegnata nel settore commerciale, la seconda in campo enologico.


L’azienda attualmente conta circa 50 ettari fra vigneti di proprietà e appezzamenti di privati coi quali vi è una netta condivisione sulla conduzione del lavoro in vigneto.


Nei giorni scorsi, come da tradizione, siamo tornati a fare visita a questa significante realtà. L’accoglienza - come sempre - è risultata essere di grande qualità. Angela, che ci ha guidato per tutto il corso della visita, inclusa la degustazione, è riuscita a trasmettere tutta la passione e l’attaccamento alla compagine di famiglia.


La visita è consistita in una breve presentazione nel cortile esterno e un tour dettagliato di tutti i comparti della cantina: dalla zona di arrivo delle uve fino alla linea di imbottigliamento, passando per barricata e “biblioteca storica di famiglia”, quest’ultima una straordinaria selezione di annate Maculan e altri vini pregiati ai quali la proprietà è molto legata.

Un fattore che ci ha colpito, in maniera estremamente positiva, è il legame TOTALE che la realtà vitivinicola vanta con il territorio. La produzione annuale è di circa 600mila bottiglie (Fonte giuda Ais Vitae 2020, ndr), di queste un terzo è venduto in Veneto, mentre il 15% delle vendite totali avviene della provincia di Vicenza. Dati ai quali non serve aggiungere molto altro se non constatare la fiducia totale da parte del consumatore di zona nel riconoscersi in prodotti di qualità, identificabili di un territorio e grande ammirazione per una famiglia da sempre legata alla vite.


La gamma aziendale dei vini è variegata e prevede una nutrita batteria di vini bianchi e rossi fermi, all’interno della quale svettano cru di altissimo livello. Da qualche anno invece è in commercio un’interessante bollicina dal nome “Tre volti” (100% Chardonnay, 36 mesi sui lieviti), che anticipa il favoloso assortimento di vini dolci, dal Dindarello alla accurata selezione Acini Nobili, passando per Madoro e Torcolato, classico di casa.


Senza dilungarci troppo, ci premeva raccontarvi i tre vini che ci hanno colpito maggiormente.


Cornorotto Marzemino 2017 Vino eccezionale. Le uve sono soggette a surmaturazione per circa una settimana, in questo modo il carattere ruvido e rustico del marzemino esce ingentilito e nobilitato. Sosta sei mesi in tini di acciaio. Il risultato è un vino pieno, da un lato morbido e dall'altro fresco. Esalta in maniera splendida i sentori tipici del vitigno.


Crosara annata 2015 - annata 2017 Merlot in purezza. Ha tutto il carattere necessario dei migliori merlot della penisola italica. Lavoro meticoloso in vigneto, attenta selezione in vendemmia associata a sapiente gestione delle pratiche di cantina regala un vino di caratura internazionale. L'annata 2017, ultima in commercio, ha grandissime potenzialità in chiave evolutiva. Molto apprezzata anche la versione 2015, caratterizzata da clima mite e più soleggiato.


AciniNobili 2012

Attenta selezione di acini soggetti all’attacco di Botritys Cinerea. Un vino dal quale emerge un bouquet raffinato di tantissimi sentori: più si attende e più si gode di questo calice. L’alta concentrazione zuccherina (di solito attorno ai 200 g/l) è sostenuta da acidità e sapidità, caratteristiche che la vespaiola riesce mettere in evidenza. Matura per due anni in barriques nuove e sosta successivamente una anno in bottiglia. Eterno.

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