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Enantio a piede franco: nuovo Presidio Slow Food

Lo storico vitigno autoctono della Bassa Vallagarina, coltivato al confine fra le provincie di Trento e Verona, si appresta ad ottenere un prestigioso riconoscimento. Queste rare vigne a piede franco mai innestate su radici americane, hanno mantenuto di fatto inalterato il patrimonio genetico e un legame indissolubile col territorio. Il prossimo 24 settembre in occasione di “Terra Madre - Salone del Gusto 2022” in programma a Torino, sarà ufficializzato e presentato questo nuovo Presidio Slow Food. Una conquista di rilievo per i vignaioli che non hanno mai smesso di credere nelle potenzialità di queste antiche vigne capaci di superare due conflitti mondiali, l’attacco della fillossera dopo la metà dell’Ottocento, ma soprattutto logiche commerciali che in gran parte ne hanno minato la sopravvivenza.

Uno scorcio di Valdadige - Bassa Vallagarina: casa dell'Enantio


Oggi questo ambizioso riconoscimento è divenuto realtà grazie alla tenacia dei produttori ma anche alla determinazione della condotta Slow Food Valle dell’Adige Alto Garda che da tempo ha affiancato i vignaioli del territorio per l’ottenimento di questo traguardo.


Un patrimonio genetico conservato con cura da Lorenzo Bongiovanni, dalla famiglia Fugatti di Roeno e Vallarom di Filippo Scienza e Barbara Mottini: queste le tre aziende che dall’ultima domenica di settembre del 2022 faranno ufficialmente parte del presidio.


Con l’avvento dell’Enantio a piede franco i presidi Slow Food italiani riservati al mondo del vino diventano sette: un numero esiguo che impreziosisce maggiormente la tutela in favore di queste piante secolari. Questo presidio è il primo interregionale, perché le produzioni avvengono nei comuni di Avio e Brentino-Belluno, a cavallo fra due regioni appunto: è inoltre nuovo e unico presidio regionale del Veneto in chiave vino, mentre per il Trentino Alto Adige rappresenta il secondo assieme al Vino Santo del Trentino. Nel mondo oggi si contano in totale 21 presidi riservati al mondo di bacco.



COS’E’ UN PRESIDIO SLOW FOOD

I Presìdi Slow Food sono espressione delle culture e degli ecosistemi più diversi: dalle Alpi alle foreste tropicali, dalle piccole isole ai contesti periurbani.

Traducono la filosofia Slow Food in pratica quotidiana: seguono i principi dell’agroecologia, rispettano il suolo, l’acqua, il benessere animale, la biodiversità (da quella invisibile, della microflora, a quella culturale, dei saperi e delle tecniche), preservano i paesaggi agricoli tradizionali, riducono al minimo l’impatto ambientale delle loro produzioni, evitano l’uso di pesticidi, antibiotici, conservanti, additivi, coloranti, affiancano ai prodotti etichette dettagliate, che raccontano ogni fase della produzione.


Il progetto dei Presìdi Slow Food nasce nel 2000. Già a metà degli anni ’90 Slow Food comprende l’urgenza di salvare la biodiversità alimentare, mappando i prodotti che rischiano l’estinzione, e crea un catalogo virtuale, l’Arca del Gusto, che esiste ancora oggi e continua ad arricchirsi ogni giorno, raccogliendo varietà vegetali, razze animali, pani, formaggi, salumi, dolci…

Con il progetto dei Presìdi si passa dal lavoro di catalogazione all’azione concreta sui territori; dall’indagine sui prodotti al coinvolgimento dei produttori.


Ogni Presidio rappresenta:

  • una comunità di produttori che si ispira alla filosofia Slow Food

  • un prodotto tradizionale

  • un territorio

  • un patrimonio di cultura e saperi

IL RUOLO DI SLOW FOOD IN FAVORE DEI PRESIDI:

  • condivide con i produttori dei Presìdi linee guida per ogni filiera produttivasupervisiona i disciplinari di produzione e le etichette narranti

  • organizza attività di formazione per migliorare la sostenibilità delle filiere

  • promuove i prodotti dei Presìdi in occasione degli eventi internazionali (Terra Madre) nazionali e locali

  • mettere in contatto i produttori dei Presìdi con i cuochi dell’Alleanza Slow Food, con i Mercati della Terra, con realtà interessate ad acquistare i prodotti per rivenderli o per trasformarli

  • raccontare le storie dei prodotti, dei produttori e dei territori con video, pubblicazioni, articoli, conferenze ecc.


ENANTIO: FATTORE DENOMINAZIONE IN ETICHETTA E CONSORZIO


Oggi Roeno produce Riserva Pre Fillossera 1865 - vino più elaborato e strutturato dei tre produttori - con Denominazione TerradeiForti DOC, mentre l’azienda agricola Lorenzo Bongiovanni e Vallarom etichettano il loro Lambruso a Foglia Frastagiata - nome originale dell’Enantio - con l’indicazione geografica tipica Vallagarina IGT. Una lieve sfaccettatura questa che non comporta nessuna alterazione di livello qualitativo, intendiamoci. Un primo passo di unione fra produttori attraverso la creazione del presidio è stato fatto e quindi ora è tempo di gioire. Nel futuro il sogno - da romantico territorialista innamorato della varietà - è quello della rivitalizzaizione del Consorzio Terra dei Forti, legato appunto alla denominazione stessa. Si perché oltre a questi produttori virtuosi che hanno curato nel tempo viti pre-fillosseriche ve ne sono altri nei territori limitrofi che producono enantio, seppur con viti più recenti, conservando comunque un patrimonio varietale, una tradizione locale, non lasciandosi trasportare esclusivamente da logiche puramente commerciali. Chissà che un domani si riesca ad organizzare un banco di assaggio di tutti i produttori di Enantio della Terra dei Forti, guidati dalla stessa passione: la salvaguardia di un vitigno, amore di un tempo che pare aver trovato vitalità e voglia di farsi raccontare, nei calici e non solo. E magari col tempo si riesca a convolare tutti quanti a nozze con la denominazione esistente. Per ora un grande passo è stato fatto. Intanto viva l’Enantio.


LE AZIENDE CHE PRODUCONO ENANTIO - per conoscere le aziende produttrici CLICCA QUI


Michele Zomer


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